Bunker Savoia a Villa Ada

 


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Villa Ada Savoia fu la sede della famiglia reale dal 1872 al 1878 e dal 1904  fino alla caduta della monarchia, nel 1946. All’interno della proprietà, che si estende per 180 ettari, vi sono importanti aree archeologiche - nella zona di Forte Antenne - ed estese cave del periodo romano, usate poi dai protocristiani come catacombe. Nel suo sottosuolo scorre inoltre l’Acquedotto Vergine.
La Palazzina Reale, oggi sede dell’Ambasciata dell'Egitto, era l’edificio principale e residenza del Re, ma molti altri ve ne erano sparsi nel grande parco.
Per l’incolumità del Re e del suo seguito, allo scoppio della II guerra mondiale,  si prevedeva inizialmente, in caso di bombardamenti aerei, di utilizare le cantine della Villa. Con l’aggravarsi della situazione si decise, fra il 1941 e il 1942, di realizzare un vero e proprio rifugio scavato nel banco tufaceo, con porte blindate, sistema di ricircolo d’aria, uscita secondaria e  servizi igienici, caratteristiche indispensabili per garantire un minimo comfort e una sufficiente sicurezza.
In superficie prese d’aria e costruzioni di difesa svelano di tanto in tanto la presenza del bunker sotterraneo: ad esempio un piccolo edificio circolare con tetto conico, visibile nelle vicinanze dell’entrata nasconde, oltre ad un’uscita di emergenza tramite una scala a chiocciola, anche il sistema di ricambio d’aria. 
L’accesso al rifugio, che si trova nella zona della Villa ancora non riqualificata, nelle vicinanze della prima scuderia, avviene attraverso una grande struttura ad arco in mattoni. Percorsi pochi metri vi è una prima porta sulla sinistra, dopo la quale se ne susseguono altre due. Si accede così ad un ampio ambiente a impianto circolare ricoperto in mattoni, con finiture in finto travertino sia intorno alle porte che alla base dei muri. Le due porte blindate principali, di dimensioni tali da permettere l'ingresso di autovetture direttamente nel bunker, sono ancora chiuse al loro posto. 
Il rifugio era divenuto negli ultimi anni ricettacolo di rifiuti, luogo di esercitazione dei writers, rifugio per sbandati e senzatetto. Da ottobre 2015 la nostra Associazione ha iniziato i lavori di recupero del sito, per renderlo a breve visitabile con visite guidate.  

per Roma Sotterranea, Adriano Morabito