A seguito dei contatti intercorsi con la Dott.ssa Marina Piranomonte della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e con il Dott. Mario Vallorosi del Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde – Protezione Civile, l'Associazione Roma Sotterranea ha provveduto ad effettuare nel periodo tra il 7 Agosto e il 16 Ottobre 2013 un sopralluogo approfondito ed il successivo rilievo della pianta degli ambienti di cava situati nella zona Sud-Ovest di Villa Ada.
L'area oggetto della presente attività di rilievo è situata all'interno del Parco di Villa Ada, all'interno della pineta ad Ovest della Villa, e si sviluppa per una estensione planimetrica di circa 850 metri quadrati al di sotto del terreno della Villa; l'accesso è possibile da una dolina di crollo di un diametro di circa 4 metri. Numerosi ulteriori ingressi si trovano nei dintorni Ovest a causa di una serie di doline che in tempi precedenti hanno fatto crollare la volta di alcuni ambienti di cava.
Dall'ingresso si accede ad un ambiente di cava, costituito da un reticolo di cunicoli che si estende per circa 60 metri in direzione NE-SO e per circa 40 metri in direzione NO-SE. L'interno si presenta caratterizzato dallo sviluppo di numerose gallerie riferibili a fronti di estrazione di materiale tufaceo e pozzolanico; nella sua parte centrale lo sviluppo delle gallerie si presenta notevolmente rettilineo. L'altezza media delle gallerie, misurata prevalentemente in corrispondenza degli incroci, è pari a 1,6 metri; l'altezza massima è pari a metri 2,17.
In corrispondenza di diverse aree di interro e di crollo, sono stati rinvenuti frammenti ceramici (in particolare ceramica sigillata e ceramica comune), tegole, laterizi e grossi frammenti di cementizio (cfr. planimetria B).
Nel settore Ovest dell'area in oggetto è stata rilevata la presenza di un pozzo circolare e le evidenze di un cunicolo idraulico, intercettato ed in gran parte demolito dalla cava, di cui rimangono visibili i resti per circa 90 centimetri. Sempre nel settore Ovest è presente un altro cunicolo idraulico che procede quasi in asse con il cunicolo A, distante circa 14 metri dal pozzo di cui sopra e che prosegue per circa 22 metri in direzione opposta.
Dall'analisi del punto di contatto tra gli ambienti di cava ed i manufatti idraulici sopra descritti, risulta in modo inequivocabile che questi ultimi sarebbero stati intercettati dallo scavo delle gallerie della cava in quanto risultano "sfondati" dall'esterno e, di conseguenza defunzionalizzati.
Esternamente all'ipogeo, a Sud dell'area oggetto del rilievo, sono visibili una serie di doline di crollo diffuse per un'area di circa 300/400 metri quadrati, che testimoniano la precedente maggiore estensione degli ambienti di cava.