Chiesa di S. Crisogono

 

San-Crisogono-sotterraneiI sotterranei di San Crisogono conservano le vestigia di uno dei più antichi tituli sorti in Trastevere. Crisogono morì martire sotto l’imperatore Diocleziano tra il 304 ed il 305. La prima menzione della chiesa risale al 499, quando è ricordata in occasione del Concilio indetto da papa Simmaco, mentre il suo abbandono è da far risalire al XII secolo, quando il cardinale Giovanni da Crema la occultò per costruire una nuova basilica ad un livello superiore.
La scoperta della basilica paleocristiana avvenne nel 1907 durante una campagna di scavi per conto del Ministero di Belle Arti, sebbene fosse già nota l’esistenza dei resti antichi sotto il livello moderno. Con i primi scavi venne alla luce la schola cantorum, il recinto presbiteriale, la confessione e la cripta semianulare con resti di pitture di Santi. Lo scavo proseguì quindi nell’aula basilicale e nei due ambienti laterali dell’abside.
La presenza delle fondazioni della chiesa superiore, che occupano ancora oggi parte della superficie della grande aula, impedì lo sgombero completo dell’edificio. Si scende nei sotterranei dalla sagrestia della chiesa attuale tramite una scala moderna entrando direttamente nel cuore della basilica; seguendo il percorso absidale si accede direttamente al corridoio rettilineo che conduce alla finestrella della confessione, attraverso la quale i fedeli venivano a contatto con le reliquie del santo; qui si conservano ancora le pitture dell’VIII secolo, dei tre santi Crisogono, Rufino ed Anastasia.
Entrando nel sottSan-Crisogono-affreschierraneo è immediatamente evidente il corpo circolare dell’abside e solo scendendo è possibile capire che ai lati è serrata da  due ambienti diversi per dimensione e funzione.
Proprio la differenza nella dimensione rende la pianta dell’edificio “non simmetrica”,l’ambiente a destra ha una forma quadrata e ridotta ed era adibito a funzione di servizio, all’interno è ancora visibile un pavimento a tessere marmoree e duranti gli scavi ne è stato recuperato un sarcofago, con motivi marini, di II sec., ancora visibile.Mentre l’ambiente, alla sinistra dell’abside, con dimensioni maggiori contiene una struttura bassa e circolare che ricorda una vasca utilizzata per il battesimo ad aspersione. Successivi scavi hanno riportato alla luce recipienti d’acqua intercomunicanti e canali di scolo che immettevano in una fogna a cappuccina, testimonianze di una preesistente “fullonica”, lavanderia e tintoria che negli anni successivi è stata convertita in un battistero.
In tutta l’area è possibile scorgere diversi e interessanti sarcofagi che dimostrano l’uso cimiteriale della basilica paleocristiana.
Diversi gli affreschi, in gran parte appartenenti all’intervento di restauro voluto da Papa Gregorio III tra il 731 e il 741, che raccontano di personaggi legati alla figura di San Crisogono e di San Benedetto, questi ultimi meglio conservati decorano la parete lunga della navata.