Esempi: le anfore greco - arcaiche

 

Anfore greco-arcaicheL'anfora greco arcaica, cosiddetta per distinguerla dai tipi più recenti, si inquadra nel VII secolo a.C., quando i Greci hanno iniziato la loro espansione.

E' di orlo poco marcato, arrotolato a ciambella, il corpo a forma di trottola larga, con il puntale a bottone; le anse partono da sotto l'orlo del collo e, arrotondate, terminano a metà fra il raccordo e la spalla. Resti consistenti e colli di queste forme li ho visti vicino a Capo Lillibeo (Sicilia sud Occidentale - provincia di Trapani). Ricordiamo poi le anfore massaliote, fabbricate nella colonia greca di Massalia, odierna Marsiglia, fondata dai Greci della Focide; le loro caratteristiche sono così simili a quelle delle greco arcaiche da essere spesso confuse con queste. 

Dall'anfora greco arcaica si giunge alla romana di età repubblicana, attraverso una serie di passaggi ben descritti dall'archeologo francese Jean Pierre Joncheray. L'anfora greco arcaica del VII secolo a.C. si evolve nelle sue forme nella greco recente (V -IV secolo) e poi nella greco italica (III secolo a.C.) usata in età ellenistica dai coloni greci in Italia e adottata in seguito dai Romani; mi è capitato di vedere delle greco italiche con bolli romani. Il passaggio continua con la greco italica di transizione ( II secolo a.C.) e arriva alla romana di età repubblicana 18).

Anfore greco-arcaicheL'orlo dapprima a ciambella circolare o piatto e orizzontale della greco arcaica, si sviluppa e si inclina progressivamente nell'anfora greco italica, greco italica di transizione, fino diventare verticale nella forma romana. Il collo si allunga: dai 15 centimetri si passa ai 40 nei più recenti, le anse si allungano seguendo il collo. La pancia a forma di trottola, nei tipi più antichi, diventa un'ogiva sempre più affusolata. La lunghezza totale arriva a 120 centimetri: e' forma tipica dell'anfora romana di età repubblicana varietà Dressel lA (II Sec. a.C.), lB (I secolo a.C.) e 1C (I secolo a.C.), conosciute come anfora di Marsiglia, anfora di Albenga, anfora di Capo Mele, dal nome dei luoghi dove sono state principalmente rinvenute. Questo tipo è detta vinaria, per distinguerla da quella di forma più panciuta, chiamata olearia (Dressel 6).

Comunque le anfore vinarie, come è stato constatato dai residui del contenuto, portavano olio e, viceversa, molte olearie contenevano vino.

Anfore greco-arcaiche