Fontana di ponte Sisto

 

La fontana fu commissionata da Paolo V agli architetti Vasanzio e Fontana. Per volere del Papa, dovettero seguire il modello della mostra del Gianicolo, dalla quale proveniva l'acqua che la alimentava. Infatti con questa fontana il Papa voleva celebrare il fatto che l'acqua che da lui prende nome era stata portata al di là del Tevere. Per questo originariamente la fontana si trovava dalla parte opposta del ponte, come si può leggere sull'epigrafe al centro del frontone. In quel luogo la fontana faceva da fondale per la Via Giulia. Solo nel 1898, quando furono costruiti gli argini del Tevere, la fontana fu trasportata dal lato del Gianicolo.

La fontana è in forma di edicola e fa da sfondo alla piazza. È costruita con un muro in blocchi di travertino, aperto da un'ampia arcata. Accanto alla nicchia ci sono due colonne lisce. I basamenti delle due colonne sono decorati da draghi, simbolo araldico della famiglia Borghese. In alto la composizione è chiusa da un frontone nel quale si trova una lapide con un'iscrizione. Sopra a tutto c'è lo stemma di casa Borghese. L'acqua fuoriesce dalla sommità dell'arcata e, sotto forma di zampillo, dalle bocche dei draghi.

 



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