Ipogeo di vicolo Antoniniano

 

Il bassorilievo č; stato trafugato, ed ora rimane un insignificante calco nella volta del sepolcro.L'ambiente ipogeo di Vicolo Antoniniano è ubicato sotto ad un fabbricato prospiciente il Vicolo stesso; questo ripercorre l'antica Via Nova Antoniniana, che conduceva, evitando il tratto urbano dell'Appia, all'ingresso delle Terme omonime iniziate nel 206 da Settimio Severo.

La casa ricadeva all'interno di una delle numerose vigne che nel medioevo occupavano questa zona: Vigna Casali, Moroni, Albanesi, del Collegio Romano, del Collegio Clementino, delle Monache di S. Domenico e Sisto, Cantoni. I nomi ed i confini delle vigne sono comunque mutati negli anni.

L'accesso all'ipogeo avviene attraverso una botola esistente all'interno della casa. L'ipogeo è quasi certamente una tomba pagana databile II-III secolo. Evidenti le tracce di pitture e stucchi che decoravano sia la volta a padiglione sia le pareti. La parete Est, prospiciente la strada, è sicuramente la più interessante. Sono ben visibili infatti figure umane a rilievo su fondo rosso o blu.

Riproduzione di un volatile, rinvenuto sulla parete ovest.Quella in posizione centrale sembra essere su di un carro trainato da cavalli. Le figure in stucco a rilievo sono state cancellate ma sono ancora ben intuibili.

Un sondaggio effettuato in epoca sconosciuta ci mostra che il muro della tomba ha uno spessore di circa 60 centimetri. Al di là di questo troviamo un altro muro che si è; appoggiato in epoca successiva sulla parete esterna dell'ambiente.

Su questo è;stata aperta una breccia di 80 centimetri di profondità nel caso in cui non sia solamente un muro di contenimento, dietro ad esso si potrebbe celare una tomba attigua. Sulla parete Nord, interrotta da due bocche di lupo si intravedono sulla destra le figure di due uccelli. Sul lato Ovest, angolo Sud, si trovava l'ingresso alla tomba, oggi completamente ostruito da detriti. A fianco una nicchia intonacata, ma apparentemente non dipinta.

Immortalato un momento della nostra esplorazione.Sopra questa una ulteriore presa d'aria, presumibilmente di epoca successiva, chiusa orizzontalmente con alcune lastre di marmo. Su una di esse sono incisi, chiaramente visibili, due animali marini (presumibilmente delfini, oppure balene).

La parete Sud non evidenzia nulla di particolare se non delle cornici colorate ed anche qui, come sul lato opposto, due bocche di lupo. Il muro su questo lato è visibile fino al piano di calpestio dell'ambiente.

Entriamo nell'ipogeo, da una botola nel pavimento.A questo livello sono reperibili numerosi tasselli bianchi e neri, inequivocabile segno di un pavimento a mosaico, ricorrente negli ambienti funerari, ormai andato perduto irrimediabilmente.

Ovunque sono poi presenti frammenti di vasi e anfore oltre ad una porzione di sarcofago sul quale sono visibili delle figure togate.

Per Roma Sotterranea, Adriano Morabito.

per Roma Sotterranea, Adriano Morabito