Latrina di Via Garibaldi

 

Latrina via Garibaldi
Il crollo nel 1963 di un muro di sostegno adiacente alla chiesa di S. Pietro in Montorio portò alla luce un particolare ambiente pubblico: una latrina romana della fine del II sec d.C.
L’accesso avviene facendosi largo fra la vegetazione e raggiungendo una piccola porta. All’interno, i muri sono decorati ad affresco con fasce e cornici rettangolari di colore rosso e verde. Al loro interno sono raffigurati elementi vegetali sospesi a fili ed uno stambecco.
La qualità del lavoro è scarsa, ma sono di grande interesse i numerosi graffiti con rappresentazioni di animali, simboli osceni e figure umane, oltre a iscrizioni sia in latino sia in greco di contenuto licenzioso; tutti di natura spontanea, stanno a testimoniare come certe abitudini siano sempre esistite.
Sono completamente assenti segni della presenza del piano di seduta in pietra forato sul piano superiore ed anteriore, il che fa supporre che in questo caso sia stato usato il legno. Sotto le sedute si trova un canale che era destinato allo scorrimento delle acque di scarico. A ridosso della pavimentazione s’intravede una seconda canaletta, più piccola rispetto al precedente canale, nella quale probabilmente scorrevano le acque chiare, utilizzate per la pulizia che avveniva con l’immersione di spugne per detergersi. La pavimentazione a mosaico bianco e nero con motivi geometrici è conservata solo per una porzione limitata.

per Roma Sotterranea, Adriano Morabito