L'opera, costruita intorno al 1564 dal Cardinal Ippolito II d'Este, rifornisce ancora oggi la Villa di quella enorme quantità d'acqua utilizzata per le fontane che hanno reso Villa d'Este famosa nel mondo e patrimonio mondiale dell'Umanità dell'UNESCO. Il condotto è lungo approssimativamente 230 metri, ma in realtà non esistono documentazioni specifiche a riguardo. Pertanto la finalità dell'operazione è stata quella di percorrerlo, rilevarlo in modo speditivo e documentare ogni evidenza anomala.