Grazie ai lavori per la realizzazione della linea C della Metropolitana Roma continua a riservare grandi scoperte. In questo caso le memorie dell’Imperatore Adriano, nascoste sotto appena cinque metri di terra, in pieno centro, a pochi metri dalla colonna Traiana e dall’Altare della Patria.
Hanno la forma inedita di una doppia scalea contrapposta, probabilmente gli scranni dell'Athenaeum che Adriano fece costruire a sue spese nel 133 dopo Cristo, al suo ritorno dal viaggio in Palestina, per ospitare poeti, retori, filosofi, letterati, scienziati e magistrati, invitati a cimentarsi in greco e in latino in orazioni, gare di versi, dibattiti infuocati. Un auditorium famoso, che Aurelio Vittore definisce ludum ingenuarum artium e realizzato sul modello di quello visto da Adriano nel tempio di Atena ad Atene e di cui si erano perse le tracce.
Tutto nasce nell'aprile del 2008. Durante un primo sondaggio nell'aea occupata dall'aiuola su Piazza Madonna di Loreto, accanto alla chiesa omonima, a piazza Venezia, apparve una scala monumentale. E si pensò all'ingresso di un edificio pubblico d'età imperiale. Ma subito dopo il soprintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma Angelo Bottini precisò che quei gradini sembravano fatti più per stare seduti che per essere saliti. Ora è arrivata la scoperta della "scala gemella". E ha preso corpo l'ipotesi Athenaeum, e quelle ritrovate potrebbero essere le gradinate dell'aula magna.
L'ipotesi che in quell'angolo di piazza Venezia dove non si è mai scavato prima possa esserci proprio l'Athenaeum che Adriano volle edificare, sarà illustrata dagli archeologi della Soprintendenza speciale di Roma quando, il 21 ottobre, il commissario per la metropolitana, Roberto Cecchi, farà il punto sull'andamento dei lavori in tutta la città. L'area sarà musealizzata all'interno della Stazione della Metro C di Piazza Venezia un edificio sconosciuto (non è presente infatti nella pianta della Forma Urbis, in quanto successivo ad essa).
Gli scavi devono ancora essere ultimati, ma già salendo sull'Altare della Patria appare chiara la forma della sala rettangolare: due gradinate contrapposte ancora parzialmente coperte dal crollo del piano superiore. Gli spalti hanno sei gradoni ciascuno ma uno dei due è più corto perché contiene le uscite dalla sala, che misura circa venti metri di lunghezza per tre di larghezza. Al centro, dove l'imperatore e i poeti verseggiavano, c'è un pavimento in granito con listelli color giallo antico.
È lo stesso tipo di pavimenti delle biblioteche che Adriano fece costruire ai lati della Colonna di Traiano, 50 metri più in là. Pavimenti tutti allo stesso livello. Legati quindi da un piano urbanistico unitario, monumentale e illuminato.
FONTE: La Repubblica del 9 Ottobre 2009 - Articolo di Carlo Alberto Bucci
Foto: Marco Gradozzi