24 Settembre 2017 ore 11:00
Via Labicana 125, davanti Hotel Palazzo Manfredi.
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Il Ludus Magnus era la più grande e importante palestra dei gladiatori a Roma, collocata direttamente al Colosseo, da una galleria sotterranea. Gli scavi effettuati fino ad ora hanno portato alla luce solo la parte settentrionale dell'edificio di cui però si può ben riconoscere la cavea.
La vera struttura del Ludus Magnus, costruita da Domiziano, ci è pervenuta tramite un frammento della Forma Urbis: era un edificio a tre piani, composto da un'arena di forma ellittica, copia a scala ridotta di quella del Colosseo (asse maggiore 62 metri, asse minore 45 metri) circondato da gradinate che poteva ospitare 3000 persone.
L'abbandono della struttura si data a partire dal VI sec., quando l'edificio venne utilizzato come area per modeste sepolture.
Intorno al Ludus Magnus dovevano esserci altri edifici simili fatti costruire da Domiziano e tutti del medesimo tipo con arena e cavea e con ambienti eventualmente porticati: il Ludus Matutinus destinato all'allenamento dei venatores (le grandi cacce che si svolgevano di mattina) e situato sul Celio, il Ludus Dacicus e il Ludus Gallicus (quest'ultimo situato sul Celio) che devono il loro nome al luogo d'origine dei gladiatori che vi alloggiavano.
Nelle immediate vicinanze della scuola per gladiatori erano situate tutte quelle strutture collegate per la loro funzione al Colosseo come ad esempio: lo spoliarium, dove venivano sistemati i cadaveri dopo gli scontri e spogliati delle loro ar- mature; il saniarium, un piccolo "pronto soccorso" che serviva per il ricovero e la cura dei gladiatori feriti; il summum choragium, il magazzino dove venivano conservati gli "scenari", le macchine, i costumi e ogni genere di attrezzi e apparati destinati alla realizzazione delle scenografie per il Colosseo; infine da segnalare l'armamentarium, il deposito dove erano sistemate le armi utilizzate dai gladiatori ed erano situate anche le officine destinate alla riparazione di armi e armature.