Il carcere di Stato dell'antica Roma, fra l'arco di Settimio Severo e le pendici del Campidoglio, considerato per tradizione il carcere del principe degli apostoli, è di nuovo visitabile dopo un intervento completo di scavi e restauri. Trovate la sorgente e la stipe dedicata alla divinità delle acque sotterranee. Scoperti sotto la calce dipinti dal XII al XIV secolo che rivelano per la prima volta un San Pietro sorridente e la più antica raffigurazione del Campidoglio. Ancora pauroso e gelido il carcere in cui venivano abbandonati i nemici di Roma. Rimessa la targa in gaelico voluta dalla comunità francese per Vercingetorige.
L'itinerario "Il Carcere di San Pietro" al "Mamertino", è gestito dalla Opera Romana Pellegrinaggi.
Dove: alle pendici del Campidoglio lato Foro Romano.
Quando: Tutti i giorni dalle 9 alle 19 - Visite ogni 20 minuti con durata di 40 minuti.
Biglietto: 10 euro. In gruppi di massimo 25 persone, con audioguide (previste cinque lingue) e assistenza.
Un racconto con voci narranti, suoni, rumori naturali, luci, proiezioni, con cinque soste. Benvenuto. Le antiche mura. Il "Tullianum". La prigione di San Pietro e i battesimi dei carcerieri. L'ultima sosta è la cappella del Santisssimo Crocifissso, in origine la cantina della soprastante chiesa di San Giuseppe dei Falegnami.
Per leggere integralmente l'articolo di Goffredo Silvestri pubblicato su l
a Repubblica.it,
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