Colombari di Vigna Codini

 

Tre sono i colombari di Vigna Codini, ubicati lungo il tratto urbano di Via Appia Antica, a poca distanza da Porta San Sebastiano.

Colombari Vigna CodiniA partire dal 1840 il Marchese Giampiero Campana, erudito antiquario e collezionista, scoprì nella vigna di Pietro Codini, appena fuori Porta Latina, tre colombari. Oggi essi sono  noti con il nome del proprietario del terreno in cui sono stati rinvenuti: i colombari di Vigna Codini, costruiti tra l’età augustea e quella tiberiana e utilizzati fino al II sec. d.C.
Il primo colombario consiste in un ambiente sotterraneo quadrangolare in laterizio con podio in opera reticolata, con soffitto sostenuto da un pilastro centrale; tutte le pareti, il pilastro centrale ed un gradino in muratura che corre lungo i muri, sono interamente occupati da nicchie semicircolari che contenevano le urne cinerarie, per un totale di circa 500 loculi, con il nome del proprietario inciso o graffito su una tabella posta alla base della nicchia.
Il secondo colombario è costituito da una stanza quadrata in opera reticolata in cui sono ricavati 300 loculi ad arco, ciascuno contenente due olle cinerarie; sulle pareti si conservano cospicui resti di pitture ornamentali e di stucchi policromi, mentreColombari Vigna Codini 2 il pavimento, in cocciopesto con inserti marmorei, reca un’iscrizione in mosaico con la dedica da parte di due membri del collegio funerario, che ne curarono il restauro.
Il terzo colombario, con pianta a forma di U, è il maggiore, ed è caratterizzato da un apparato decorativo più ricco dei due precedenti: i loculi sono di dimensioni maggiori - per contenere urne marmoree e busti - di forma quadrangolare, spesso rivestiti di lastre di marmo e inframezzati da molte edicole ed arcosoli; ai loculi più alti si accedeva attraverso soppalchi lignei sorretti da mensole sporgenti dalle pareti. 
 


per Roma Sotterranea, Adriano Morabito