Mitreo di via Giovanni Lanza

 

Nel 1883, nel corso dei lavori di sistemazione della viabilità del quartiere Esquilino, presso il civico del 128 di via Giovanni Lanza, alle spalle della chiesa di san Martino ai Monti, vennero individuate alcune strutture appartenenti ad una ricca domus di età tardo antica (epoca Costantiniana). In particolare, negli ambienti a suo tempo adibiti a cantina, raggiungibili attraverso una porta e due rampe di scale, venne scoperta una piccola edicola domestica con le statue di culto ancora in situ.Larario - Litografia L. Ronci
Questo  ambiente,  utilizzato  come larario nella domus di IV secolo, nacque dalla trasformazione di un sacello isiaco a carattere privato del  II  sec.  d.C. 
Il larario era costituito da un’edicola nella  quale  erano conservate una statua di Isisde-Fortuna e diversi busti e statuette di altre divinità domestiche tra cui Serapide, Ercole, Horus-Arpocrate, Afrodite,  Dioniso, Apollo, Ecate, Cibele e alcune statuette di lares familiari. 
L’aspetto dell’edicola al momento della scoperta è ancora visibile grazie alla litografia del Ronci che la disegnò prima che il materiale fosse disperso.

Accanto al larario un passaggio consentiva l’accesso ad una scala che portava ad un ambiente sotterraneo, più antico del resto della domus.
Questo ambiente presenta le pareti in opera reticolata e probabilmente era stato usato precedentemente come ambiente di servizio. Nel IV secolo venne riadattato e trasformato in un mitreo. All’interno vennero trovati ancora al loro posto elementi votivi ed oggetti legati all’uso cultuale. Subito ai piedi della prima rampa di scale in due nicchie vi erano le statuette dei due portatori di fiaccola Cautes e Cautopates. Nel piccolo ambiente su una mensola marmorea era appoggiato il rilievo della tauroctonia con Mitra che sacrifica il toro. In piccole cavità nei muri vennero invece ritrovate lucerne ed i resti di sette torce probabilmente simboleggianti i sette gradi di iniziazione al mitraismo. 
Al centro dell’ambiente un capitello ionico fungeva da altare di culto.
 
Bibliografia:
Carmelo Calci, Roma archeologica. Adnkronos libri
Serena Ensoli, Aurea Roma, dalla città pagana alla città cristiana, L’Erma di Bretschneider

per Roma Sotterranea, Simone Santucci