Il cantiere, curato da "Sapienza" Università di Roma, sotto la direzione della Prof.ssa Clementina Panella. è posizionato lungo la Via Sacra, fra il Colosseo e l’arco di Tito, alle pendici nord orientali del Palatino.
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L’attività di Roma Sotterranea si è svolta in due fasi: tra settembre ed ottobre 2011 e nel mese di giugno del 2012.
Terme di Elagabalo
La prima fase ci ha visto coinvolti nello studio di due pozzi arcaici presenti nell’area delle cosiddette Terme di Elagabalo e nel rilievo speditivo di un ambiente rinvenuto a ridosso del limite orientale del cantiere del Palatino. Grazie alle tecniche speleologiche di cui ci si è serviti è stato possibile studiare e documentare graficamente due pozzi arcaici rivestiti da da lastre di cappellaccio con pedarole.
Uno dei due pozzi, dotato di una scala di accesso laterale, è stato liberato da detriti moderni, decorazioni in marmo e soglie in travertino. Alla base della scala è stato ritrovato dolio ancora in situ, così come era stato descritto e disegnato nelle relazioni di scavo dello scorso secolo; il pozzo, al di sotto del dolio, è risultato essere pieno di acqua limpida e profonda oltre 2 metri. Terminata l'asportazione del materiale si è proceduto allo svuotamento del pozzo grazie a delle idrovore, che hanno consentito così di effettuare un rilievo di un’ulteriore porzione del manufatto. Nei giorni successivi un monitoraggio ha permesso di constatare come il livello dell’acqua torni velocemente alla quota precedente (di 21,8 metri s.l.m.), da intendersi come livello dell’attuale falda.
Il secondo pozzo si presentava invece già libero fino alla quota di 5,4 metri. Anche questo è stato ispezionato in corda e ne è stato eseguito il rilievo.
Infine è stato effettuato un primo intervento speditivo finalizzato ad un rilievo di massima di un ambiente situato inferiormente ad una pavimentazione rinvenuta a ridosso del limite orientale del cantiere del Palatino.
Santuario delle Curiae Veteres
La seconda fase, svoltasi nel mese di giugno 2012, ci ha visto impegnati nello scavo stratigrafico dell’ambiente già rilevato in modo speditivo nella fase precedente. Tale ambiente, posto in prossimità del santuario delle Curiae Veteres, si trova al di sotto di un pavimento di età repubblicana. Di tale ambiente sono state documentate le fasi di scavo, i reperti recuperati e le strutture riportate in luce. La planimetria realizzata una volta liberato l’ambiente è stata poi agganciata alla planimetria generale dell’area di scavo.