ATTIVITA' IN CORSO
Aquinum
Attività di scavo e rilievo di pozzi e dell'area della palestra.




Terme di Caracalla
Studio dei sotterranei con particolare attenzione al sistema idraulico di adduzione e smaltimento


Villa di Massenzio
Il complesso si trova tra il II ed il III miglio della via Appia Antica ed è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo ed un mausoleo dinastico, progettati in una inscindibile unità architettonica per celebrare l’imperatore Massenzio.


Via Teatro Marcello
Studio degli ipogei alle pendici del Campidoglio


Cloaca Maxima
Il sistema di gestione delle acque, in ingresso come in uscita, permise a Roma di raccogliere una popolazione numericamente mai più raggiunta fino all'800.
La Cloaca Maxima è una delle fondamenta di tale sistema.


Ipogei di Anagni
Una convenzione tra Amministrazione locale e Federazione Speleologica Hypogea prevede l’esplorazione, la mappatura e la documentazione degli ambienti sotterranei di Anagni con lo scopo valorizzarli a fini turistici.


Acquedotti
Studio ed esplorazione degli acquedotti dell'antica Roma


Cave di Villa de Sanctis
Esplorazione e rilievo della vasta rete caveale del Sesto Municipio.


Emissario Albano
Esplorazione e studio nell'ambito della Federazione Hypogea


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Scoperte dodici gallerie presso la Tiburtina

 

Nel corso delle indagini per la realizzazione di una linea elettrica, a 50 centimetri di profondità dal piano stradale di Piazzale del Verano, sulla via Tiburtina, è emerso un sistema di gallerie usate come catacombe fino al IV sec. d.C..
Sono state le indagini tomografiche tridimensionali a svelare le zone di vuoto al di sotto della strada. Carotaggi e scavi preliminari hanno poi confermato il tutto, ed è così che è emersa un'intera catacomba, dodici gallerie ipogee intatte d'epoca imperiale, sopravvissute incredibilmente tra fognature e servizi vari.
Gli scavi, coordianti dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, hanno portato alla scoperta di un vasto cimitero sotterraneo con 193 sepolture in larga parte intatte. Racconta la direttrice dello scavo, Dr.ssa Paola Filippini: "Si tratta di gallerie catacombali di altezza variabile, scavate nel tufo E' emersa una galleria principale, alta oltre sei metri, in asse con la via Tiburtina, e undici gallerie minori su quote diverse, che si diramano come denti di un pettine. Le sepolture appaiono ordinate in pile di loculi scavati lungo le pareti e chiusi da tegole sigillate con calce". E' la galleria maggiore che ha restituito un rinvenimento cruciale: un loculo dove, sull’intonaco bianco, si conserva il simbolo del "Cristogramma", formato dalla sovrapposizione delle lettere greche "X" e "P", le iniziali del nome di Cristo, e che testimonia la natura cristiana della catacomba. Ma ad aver colpito gli studiosi è l'alta presenza di sepolture infantili. "Il 20% delle inumazioni è stato trovato aperto, e questo ci ha consentito, caso raro nelle catacombe, di effettuare analisi antropologiche sui resti umani, e di verificare che gli infanti erano soprattutto maschi". Tanti gli oggetti rinvenuti accanto ai loculi, dai dadi in osso, a monete, campanellini, lucerne, aghi crinali, vasetti in ceramica, vetri, conchiglie che in origine erano allettati nella malta di chiusura del loculo: tutti rituali funebri che i parenti usavano per riconoscere la tomba del loro caro. «Con la magnetometria si è riusciti a leggere le ombre delle gallerie che proseguono oltre i giardini del piazzale, fin davanti alla Basilica, ma non abbiamo potuto vedere se sono collegate con la catacomba di San Lorenzo o con quella di Novaziano che si estende sotto l'università», dice Paola Filippini. 

Fonte: Repubblica Roma.it



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