Roma Sotterranea è stata incaricata dalla Soprintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma (SSBAR) di esplorare e mappare le condotte sotterranee del Colosseo. In particolar modo si effettuerà lo studio della condotta lato est, proveniente dal Ludus Magnus e San Clemente.
La collaborazione è nata a seguito di una fortuita esplorazione della condotta opposta alla precedente, effettuata durante il monitoraggio delle evidenze sotterranee lungo il percorso della futura Linea C della Metropolitana.
Si tenterà poi di aggiungere dati alle scarne informazioni relative ai condotti nord e sud, ad oggi quasi completamente interrati.
Inoltre si effettuerà un monitoraggio di tutta l’area, per meglio comprendere il sistema di smaltimento delle acque nell’area del Colosseo. Infine si cercherà di appurare se l’acqua visibile al di sotto della Basilica di San Clemente sia la stessa che giunge all’interno dell’Anfiteatro Flavio tramite il condotto est.
L’attività è svolta in collaborazione con la A.S.S.O. Associazione di grande esperienza, specializzata in operazioni di archeologia subacquea, che metterà a disposizione uomini e mezzi per l’esplorazione dei tratti allagati.
Riprendiamo da un articolo de Il Messaggero del 21 novembre 2010 (Articolo di Laura Bogliolo)
La discesa nei sotterranei del Colosseo sospesa per la troppa pioggia.
«Verificheremo questa mattina le condizioni del flusso d’acqua e decideremo se ripristinare le visite oppure no» dice Rossella Rea, direttrice del Colosseo. Sotto l’Anfiteatro infatti scorre un vero e proprio fiume «proveniente dal Fosso di San Clemente» precisa l’archeologa, che parla di chiusura «precauzionale già avvenuta altre due volte dal 19 ottobre».
Il rischio, infatti, è che durante le visite guidate i turisti si ritrovino immersi in qualche centimetro d’acqua fuoriuscito dalla condotta.
Ed è proprio la condotta dove dovrebbe defluire l’acqua l’ultimo mistero del Colosseo. «Dall’Ottocento vari studiosi hanno tentato di risolvere il problema dell’allagamento, l’antica condotta, inoltre, è stata interrotta durante le lavorazioni della metro B» aggiunge la direttrice della Colosseo che ha annunciato l’avvio di nuovi lavori «insieme all’Associazione Roma Sotterranea». Si è partiti dalle analisi chimiche dell’acqua. «Anche se trasparente potrebbero esserci infiltrazioni da qualche fogna» spiega la Rea che comunque ribadisce: «I possibili allagamenti non creano alcun rischio per il monumento».