ATTIVITA' IN CORSO
Aquinum
Attività di scavo e rilievo di pozzi e dell'area della palestra.




Terme di Caracalla
Studio dei sotterranei con particolare attenzione al sistema idraulico di adduzione e smaltimento


Villa di Massenzio
Il complesso si trova tra il II ed il III miglio della via Appia Antica ed è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo ed un mausoleo dinastico, progettati in una inscindibile unità architettonica per celebrare l’imperatore Massenzio.


Via Teatro Marcello
Studio degli ipogei alle pendici del Campidoglio


Cloaca Maxima
Il sistema di gestione delle acque, in ingresso come in uscita, permise a Roma di raccogliere una popolazione numericamente mai più raggiunta fino all'800.
La Cloaca Maxima è una delle fondamenta di tale sistema.


Ipogei di Anagni
Una convenzione tra Amministrazione locale e Federazione Speleologica Hypogea prevede l’esplorazione, la mappatura e la documentazione degli ambienti sotterranei di Anagni con lo scopo valorizzarli a fini turistici.


Acquedotti
Studio ed esplorazione degli acquedotti dell'antica Roma


Cave di Villa de Sanctis
Esplorazione e rilievo della vasta rete caveale del Sesto Municipio.


Emissario Albano
Esplorazione e studio nell'ambito della Federazione Hypogea


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Una delle catacombe più interessanti e l’emozione d’indossare il casco per la prima volta

 

Il primo impatto con la speleologia urbana è sempre emozionante, se poi consiste nella visita a una delle catacombe più interessanti e inaccessibili di Roma, si trasforma in un’esperienza formativa unica e riservata solo ai soci e ai corsisti di Roma Sotterranea.

Alle 8.30 di sabato l’appuntamento è in sede per l’interessantissima spiegazione che precede la prima uscita del Corso Introduttivo. Una volta terminata l’esposizione, incuriositi e pieni di aspettative, ci dirigiamo alla volta della catacomba ebraica di Vigna Randanini che si trova non molto distante, poiché è stata scavata in una collina fra l’Appia Antica e l’Appia Pignatelli.

Il primo ambiente che incontriamo è la “sinagoga”, così definita dal Garrucci - l’insigne gesuita che nella metà del 1800 studiò a fondo queste catacombe - per la presenza d’acqua, la divisione dell’ambiente in due unità, una riservata alle donne e l’altra agli uomini, la ricchezza di absidi, di un mosaico e di un pozzo che serviva per le abluzioni.

Varchiamo la soglia, oltre la quale regnano le tenebre squarciate solo dalle luci delle nostre torce. L’odore pungente dell’aria ci indica che stiamo infatti per addentrarci nelle viscere della terra e ben presto ci troviamo davanti una serie di gallerie corredate da loculi, cubicoli e arcosoli.

Per chi non ha familiarità con gli ipogei, scendere ad una profondità di 10 metri sotto al livello stradale e girovagare per le gallerie buie e silenziose è un’esperienza molto emozionante.
Utilizzare per la prima volta i dispositivi di sicurezza come il casco e i guanti anti-taglio, accendere le torce per dissipare l’oscurità, rendono l’emozione sempre più viva a mano a mano che ci si introduce in profondità lungo la fitta rete di cunicoli.

Proseguendo nei meandri del sottosuolo, oltre ai consueti loculi, incontriamo delle strutture molto particolari e uniche in Europa: le tombe a forno che si sviluppano perpendicolarmente alla parete della galleria dette Kokhim (Kokh al singolare). Sepolture di questo tipo sono presenti solamente in Palestina e in Israele.

Superati i Kokhim si aprono alla luce delle torce diversi cubicoli, tra i quali alcuni sono affrescati con motivi geometrici semplici. Tanto sulle pareti, quanto sul soffitto, all’interno dei disegni sono visibili elementi decorativi molto più chiari e attualmente poco distinguibili. Sopra l’arcosolio è dipinta una grande menorah. Successivamente vediamo affreschi di palme da dattero ubicate ai quattro angoli del cubicolo. Le pitture sono state danneggiate a causa della realizzazione dei loculi ricavati in un periodo successivo e all’umidità provocata dalle infiltrazioni d’acqua provenienti dal giardino sovrastante.

Le ramificazioni della catacomba si estendono in varie direzioni e tenere insieme il gruppo è fondamentale per scongiurare il rischio che qualcuno si perda nei cunicoli bui.

Scendendo attraverso una scala al cosiddetto “livello inferiore” ammiriamo dei bellissimi affreschi d’ispirazione pagana, come una Vittoria alata in atto d’incoronare un giovane nudo e varie figure quali: pavoni, uccelli e cesti di fiori. Agli occhi ammirati degli increduli visitatori appaiono pegasi, galli, galline, pavoni, varie altre specie di uccelli e addirittura un montone con un caduceo.
La figura della Fortuna con una cornucopia in mano troneggia centrale nella volta del secondo ambiente, dove si possono apprezzare anche immagini di pesci, anitre e cesti di fiori.  Altri affreschi ornano le mura e in ogni pennacchio della volta a crociera c’è un Genio delle quattro stagioni. Motivi come ghirlande di fiori, volatili e scene bucoliche fanno pensare che questa regione dell’ipogeo fosse originariamente pagana e solo successivamente inglobata nella catacomba ebraica, altrimenti non si spiegherebbero temi assolutamente politeisti; tuttavia ci sono studiosi che ipotizzano la matrice esclusivamente ebraica delle catacombe.

Dubbi che verranno forse dissipati da nuovi ritrovamenti poiché molto c’è ancora da scavare a da indagare in quest’area…

Tante domande si affollano nella mente ma, quali che siano le risposte, l’esperienza vissuta durante la prima uscita del corso introduttivo alla Roma Sotterranea è stata veramente formativa. In uno spazio relativamente ristretto abbiamo potuto prendere confidenza con varie forme di ipogeo urbano: sepolture, cave, ambienti con affreschi d’epoca romana, pozzi, insomma un piccolo condensato del patrimonio artistico e storico che Roma custodisce nelle sue viscere e la cui conoscenza approfondiremo nei corsi e nelle uscite successive.


per Roma Sotterranea, Donatella Ertola



Una delle catacombe più interessanti e l’emozione d’indossare il casco per la prima volta

 
Il primo impatto con la speleologia urbana è sempre emozionante, se poi consiste nella visita a una delle catacombe più interessanti e inaccessibili di Roma, si trasforma in un’esperienza formativa unica e riservata solo ai soci e ai corsisti di Roma Sotterranea


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