Il 20 settembre del 1870 la fanfara dei bersaglieri, insieme alle cannonate che distrussero le mura a Porta Pia, segnarono la fine del potere temporale dei papi. Il corpo dei bersaglieri nacque su proposta del generale Alessandro La Marmora il 18 giugno 1836, con l’obbiettivo di avere nell’esercito un’unità di esploratori assaltatori.
bersaglieri dovevano essere in grado di impegnare il nemico anche se in inferiorità numerica, facendo della rapidità negli spostamenti una prerogativa. Si distinsero in diverse operazioni militari durante il Risorgimento: il loro battesimo del fuoco fu l’8 aprile 1848 alla battaglia di Goito, per proseguire con la battaglia del fiume Cernaia nella guerra di Crimea, la battaglia di San Martino nella Seconda guerra d’indipendenza e la presa di Roma del 20 settembre 1870.
Porta Pia è una delle porte delle mura aureliane di Roma situata nel quartiere Nomentano, nota soprattutto per l'episodio risorgimentale noto come Presa di Roma, avvenuto il 20 settembre 1870, quando il tratto di mura adiacente tale porta fu lo scenario della battaglia tra truppe italiane e pontificie, che segnò la fine di quest'ultimo e il ritorno di Roma all'Italia. Si tratta di una delle ultime opere di Michelangelo Buonarroti, in cui l'artista, all'epoca già anziano, utilizzò elementi architettonici ed una sintassi compositiva particolarmente innovativi.