davanti la COIN di S. Giovanni in Laterano
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domenica 3 giugno è la prima domenica del mese e i residenti a Roma pagheranno 11.00€ mentre i non rsidenti 15.00€
L’antica porta Asinaria divenuta ormai inagibile per il progressivo innalzamento del livello stradale circostante (circa 9 metri) e anche per questo inadeguata a sostenere il volume di traffico automobilistico e quello pedonale, è chiusa da una cancellata che rende il luogo un’isola tranquilla tra il caos della zona.
La sola, tra le porte antiche di Roma, ad avere contemporaneamente torri cilindriche affiancate a torri quadrangolari e questo conferma che una struttura così poderosa ne faceva, di fatto, una fortezza che ci da ora la possibilità di visitare l'interno delle mura e percorrere il camminamento di ronda.
La porta prende il nome dall'antica via Asinaria, che si congiungeva, più avanti, alla via Tusculana. Secondo una versione del XIV secolo, pare invece che nei pressi della porta si trovasse il “foro degli asini”, il mercato in cui gli animali giunti a Roma dalle regioni del sud venivano venduti ai contadini della campagna romana. Non è comunque da escludere, sebbene non vi sia alcuna conferma, che prenda il nome da qualche illustre personaggio di fine repubblica, probabilmente lo stesso console Asinio Pollione che fece costruire la strada. Venne definitivamente chiusa nel 1574, contemporaneamente all’apertura della vicina Porta San Giovanni, resa necessaria nell’ambito della ristrutturazione dell’intera area del Laterano.