Le importanti scoperte che il Santuario di Ercole Vincitore sta riservando, hanno indotto Il MiBAC - Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, ad organizzare una mostra-percorso per il pubblico all’interno del cantiere dell'area archeologica.
Il percorso mostrerà un luogo in continua trasformazione, in cui il lavoro e l’energia di restauratori, archeologi e tecnici stanno riportando alla luce le molteplici stratificazioni che hanno interessato il sito nel corso dei secoli.
Anche Roma Sotterranea ha dato il suo apporto per la conoscenza del sito studiando e rilevando i condotti idraulici presenti nelle viscere del monumento.
Si spera che con questa importante operazione di recupero dell'area, interessata anche da numerosi edifici di archeologia industriale che in ampie zone si sovrappongono alle rilevanze archeologiche, il Santuario, decisamente poco conosciuto ma altrettanto importante, nell'antichità, quanto quello di Palestrina, possa entrare nel circuito turistico di Tivoli. Tra i siti archeologici che documentano l’importanza di Tivoli in età romana il Santuario di Ercole Vincitore è, infatti, quello più straordinario per l’estensione e la monumentalità delle strutture conservate.
Costruito tra il II e il I sec. a.C., esso si inserisce nel quadro di un’architettura che generò complessi cultuali eccezionali in Italia centrale, come è ancora oggi possibile constatare a Palestrina, Terracina e Nemi.
Le vicende successive all’abbandono dell’organismo come luogo di culto sono la causa della sua mancata conoscenza e della sua esclusione da qualsiasi percorso turistico interessi la città. Le straordinarie dimensioni degli ambienti disposti lungo la strada e la cospicua presenza d’acqua favorirono infatti il loro precoce riutilizzo per attività manifatturiere e industriali, alterando le strutture ma salvaguardandole nell’insieme. Il tempio fu soppiantato da un luogo di culto cristiano mentre in tutta l’area sacra meridionale i resti furono nascosti da un consistente interro funzionale alle coltivazioni. Così l’originaria funzione del complesso, progressivamente frazionato per le nuove esigenze, venne dimenticata mentre i resti dei portici e gli ambienti lungo la strada sono sopravvissuti incastonati nelle strutture industriali, una circostanza che conferisce al monumento un fascino assolutamente insolito. Restituito alla sua reale identità nella metà del XIX secolo e definitivamente acquisito dal demanio alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, il santuario sta lentamente tornando alla luce con una serie di campagne di scavo che hanno riportato in luce il teatro e parte del portico del secondo ordine.
Mostra
"Il Santuario di Ercole Vincitore
Il cantiere, lo scavo, le meraviglie"
Dove:
Via degli Stabilimenti, 5 - Tivoli (Roma)
Quando:
Da ottobre 2009 al 28 febbraio 2010 (chiuso sabato 26 dicembre)
Solo il Sabato 10,30 - 13,00 - ingresso gratuito
Penotazione obbligatoria telefonando ai numeri: 06-39967900 / 0774- 330329
Fonte: www.romabeniculturali.it