Durante la conferenza stampa dello scorso 16 ottobre, l'on. Francesco Maria Giro, sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali ed Angelo Bottini, Soprintendente per i beni archeologici di Roma, hanno presentato alcuni rinvenimenti archeologici, emersi durante interventi di tipo diverso, nel corso degli ultimi dodici mesi a Roma, in area centrale come nel suburbio.
Di particolare bellezza e rilevanza storica sembra il quartiere sepolcrale di via Flaminia , forse uno dei più significativi esempi di città dei morti dopo quella dell'Isola Sacra e la necropoli Vaticana con i quali sembrerebbe avere più punti di contatto.
Laddove le scoperte sul Palatino e sull'Aurelia sono frutto di interventi mirati alla tutela del patrimonio, effettuati dalla Soprintendenza, e l'area sepolcrale del Flaminio è stata ritrovata a seguito dei lavori di ristrutturazione dello stadio omonimo, a via Vitorchiano, invece, il ritrovamento del monumento funerario di Marco Nonio Macrino, proconsole d'Asia sotto l'imperatore Marco Aurelio è avvenuto nel contesto di lavori di trasformazione ed edificazione privati.