Fin dalla fondazione di Roma, le acque sorgive e piovane, originate dai colli e dalle sorgenti naturali posti sulla riva sinistra del Tevere, venivano incanalate attraverso ruscelli spontanei che convogliavano poi verso il fiume. L’Amnis Petronia, ad esempio, convogliava le acque tra il Pincio ed il Quirinale fino alla zona a nord dell’attuale ponte Garibaldi; Lo Spinon raccoglieva le acque tra il Quirinale e l’Esquilino ed attraverso l’Agrileto, il Foro ed il Velabro, le portava all’attuale uscita della Cloaca Maxima; tra l’Esquilino, il Celio e l’Aventino, il torrente Nodinus le convogliava poco più a valle dello sbocco della Cloaca Maxima.