Cripte nascoste del Borromini

 

Le Chiese di Roma custodiscono numerosissime opere d’arte, spesso nascoste nel buio di una cappella o chiuse in una sacrestia. Altre volte si tratta invece di ambienti sotterranei che testimoniano della millenaria storia di Roma: mitrei insulae, templi, chiese paleocrisitane. Nel caso delle tre cripte realizzate da Francesco Borromini in altrettante chiese, ci troviamo davanti a testimonianze di un passato più recente, ma forse ancora meno conosciuto.

La cripta di S. Carlo alle Quattro Fontane riprende l’impianto planimetrico della chiesa soprastante, disegnata dal grande maestro svizzero. Un ambiente quindi di dimensioni limitate e completamente spoglio. Una piccola cappella vuota ci ricorda la tragica fine del grande artista. Quando nel 1667 Borromini si tolse la vita, i padri trinitari non accettarono di accogliere nella cappella a lui destinata un suicida.

Cripta S.Giovanni dei fiorentiniNella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini, in cui il grande Maestro di origine svizzera fu fra l’altro sepolto, si trova la cripta voluta dalla famiglia Falconieri. Egli realizzò numerosi lavori per la nobile famiglia di origine fiorentina, e uno degli ultimi, nel 1664, fu proprio questa cripta-cappella. La vicinanza del Tevere la portava, però, ad allagarsi di frequente. L’ambiente, cui si accede tramite una scala nascosta subito dietro all’altar maggiore sulla destra, è a pianta ellittica, con volta ribassata e percorsa da nervature che partono dalla trabeazione e si congiungono su un ovale all’interno del quale vi è un rilievo in stucco con due rami di palma, nastri e ghirlande di fiori. Seppur di dimensioni molto contenute e completamente spoglia, essa sprigiona equilibrio grazie ad un abile gioco di stucchi, colonne e aperture ovali che donano leggerezza all’ambiente.

Ai piedi del Gianicolo si trova invece il monastero di Santa Maria dei Sette Dolori, con annessa chiesa, la cui facciata rimase incompiuta per mancanza di fondi. Nei sotterranei del monastero, oggi trasformato in un elegante albergo, si nascondono murature antiche e medievali sulle quali insistono le fondamenta della chiesa. Qui il genio del maestro ha lasciato quasi tutto invariato. Solo un grande scalone che ci proietta in un’altra dimensione, fra muri grezzi, pavimento in terra battuta ed una fila di travi sulle quali erano poggiate le botti. In futuro sarà probabilmente possibile visitare la cripta in quanto si vorrebbe realizzare in questo ambiente, mantenendo il tutto inalterato, uno spazio per la degustazione di vini.

Cripta sotto San Carlo alle Quattro Fontane. Via del Quirinale 23. Tel. 0648863261
Cripta Falconieri sotto San Giovanni dei Fiorentini. Piazza dell’Oro. Orari 7.00-13.00 e 16.00-19.00. Tel. 0668892059
Cripta sotto il monastero di Santa Maria dei Sette Dolori. Hotel Donna Camilla Savelli, Via Garibaldi 27. Tel. 06588861 (non visitabile)


per Roma Sotterranea, Adriano Morabito