15 gennaio
Roma fondatrice di città: da Ostia alle colonie e ai municipi in tutta Italia
Intervengono Carlo Pavolini e Paolo Sommella
Tra gli aspetti più qualificanti della progressiva romanizzazione dell’Italia è da porsi il processo di urbanizzazione.
La città, come punto focale: le strutture urbane, la viabilità, la funzionalità di cui usufruiamo, sono spesso il retaggio della pianificazione antica di centri che dal confronto con le fonti scritte, rivelano, oltre al momento della fondazione, le fasi storiche di maggiore significato. Ostia prima colonia romana?, l’esistenza e l’eventuale ubicazione di una Ostia arcaica risalente al quarto re di Roma Anco Marcio e descritta come la più antica colonia dell’Urbe, sono tuttora molto discusse, ma è certo che la prima Ostia documentata archeologicamente è il cosiddetto castrum, probabilmente della seconda metà del IV sec. a.C., sorta sulla riva sinistra del Tevere.
22 gennaio
Pompei: storia, leggenda e mito di una città romana
Intervengono Massimo Osanna e Claudio Strinati
La vita quotidiana, le interazioni con i popoli del Mediteranneo, l’architettura, la pittura sono i tanti aspetti del mondo antico che Pompei custodisce. Grazie al Grande Progetto Pompei, intervento globale di restauro e messa in sicurezza del sito, si può affermare che Pompei vive una seconda vita, premessa delle attività di oggi. L’attenzione si concentrerà su alcuni personaggi prominenti nel percorso storico dell’antica città per evidenziare momenti salienti della sua esistenza fino alla drammatica fine nel 79. Quando Ercolano e poi Pompei vennero riscoperte già vigeva nella cultura europea un fenomeno di recupero dell’antico che presto sarebbe sfociato nel cosiddetto neoclassicismo.
Saranno analizzati alcuni temi tipici delle arti figurative della seconda metà del Settecento edell’inizio dell’Ottocento.
26 febbraio
“Le tranquille dimore degli Dei”, Ville di delizia dell’aristocrazia romana in età imperiale tra Lazio e Campania
Intervengono Eugenio La Rocca e Stefano Tortorella
Nel corso del II secolo a.C., dopo le vittoriose spedizioni militari compiute nel Mediterraneo orientale, Roma si trova a diretto contatto con il mondo ellenistico ed ellenizzato e l’impatto che tale incontro provoca è enorme; si diffonde il gusto per il vivere “alla greca”. È in questo contesto, dietro la suggestione offerta dal lusso dei palazzi reali di Pella, di Pergamo e di Alessandria, con i loro meravigliosi giardini e i padiglioni decorati da splendide opere d’arte, che nasce la villa romana. La villa, prima di essere realizzazione architettonica, si configura quale luogo di cultura e di piacere, intellettuale più che fisico: essa è una sorta di “spazio dello spirito”.
19 marzo
Roma e Atene. Memoria, conoscenza, immaginario.
Intervengono Luciano Canfora, Annalisa Lo Monaco e Elena Korka
Roma e Atene, due capitali a confronto. L’analisi della contaminazione culturale, lo statuto speciale per la città di Atene, la terribile esperienza della guerra mitridatica e della riconquista di Atene da parte di Silla.
Nel II secolo a.C., l’incontro con la Grecia e l’Asia Minore cambiò per sempre l’aspetto della città di Roma, ormai divenuta la vera potenza incontrastata del Mediterraneo.
Ma cosa vuol dire in quegli anni “Roma” agli occhi di un greco? Come immaginarono i Greci la città di Roma prima di conoscerla dal vivo?
26 marzo
Schiavi di Roma
Intervengono
Andrea Giardina e Orietta Rossini
La schiavitù romana aveva due volti. Allo sfruttamento di esseri umani ridotti alla funzione di “strumenti parlanti”, che il padrone usava a proprio piacimento, si associava infatti la straordinaria propensione a liberare una parte degli schiavi e a integrarli nel corpo civico. Questa apparente contraddizione, come già capirono gli antichi, era il segreto della potenza romana.
La condizione degli schiavi a Roma, in periodo tardo repubblicano e imperiale, viene raccontata attraverso l’analisi di reperti archeologici particolarmente significativi delle loro condizioni di vita. Una serie di oggetti appartenuti a schiavi e raffigurazioni su mosaici, affreschi e rilievi – contemporaneamente in mostra presso il Museo dell’Ara Pacis – saranno il punto di partenza per ricostruire la quotidianità di uomini, donne e bambini, che privati dei loro diritti, si trovarono ad operare nelle condizioni di vita più diverse.
23 aprile
La fine del mondo antico: da Roma a Costantinopoli.
Intervengono Alessandro Barbero e Massimiliano Ghilardi
Costantino è noto come l’imperatore che spostò a Bisanzio la capitale dell’impero romano; dopo di lui, Roma accoglierà sempre più raramente gli imperatori, e finirà per identificarsi piuttosto come capitale della Chiesa cattolica. Ma quali furono i veri motivi di questa decisione epocale? E che rapporto ebbe Costantino con la città di Roma? Con la fondazione e la successiva ascesa di Costantinopoli, la città di Roma conobbe un lento ma inarrestabile declino, solo in parte mitigato da mirate campagne di restauro ad architetture templari e costruzioni di nuovi edifici per il culto cristiano. Saccheggi ripetuti, ben tre solo nel corso del V secolo, ed il conflitto greco-gotico segnarono la fine della città antica.
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Costo:
Posto unico singolo incontro € 5
Archeocard per 6 ingressi € 25