La Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale ha avviato, in collaborazione con l’Associazione Roma Sotterranea, il progetto “Forma Aquae Maxentii”, per lo studio del sistema idraulico della Villa di Massenzio. Il complesso, localizzato tra il secondo e terzo miglio della via Appia Antica, è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il mausoleo dinastico e il circo. L’impianto residenziale sorse nel IV secolo d.C. su strutture precedenti risalenti a epoca tardo repubblicana e alla media età imperiale, relative rispettivamente a una villa rustica e ai resti della villa sorta all’interno della vasta proprietà che Erode Attico possedeva nella zona: il Pago Triopio.
L’associazione Roma Sotterranea ha collaborato dal 2011 con l'incarico di eseguire una serie di ispezioni finalizzate allo studio dei sistemi idraulici. I tecnici dell’Associazione Roma Sotterranea hanno dato inizio all’esplorazione del sistema idraulico relativo ad un pozzo situato nei pressi dell’Aula Palatina già rinvenuto nelle campagne di scavo precedenti. Tale indagine ha consentito di evidenziare sull'altura su cui si sviluppano i vari impianti residenziali ed il Palazzo massenziano la presenza di cunicoli riferibili a diverse fasi di sviluppo del sistema di approvvigionamento idrico e la sua trasformazione in impianto di smaltimento delle acque.
Il sistema fino ad oggi individuato si compone di cinque pozzi e dieci cunicoli per una lunghezza totale di circa 72 m disposti su tre livelli con andamento curvilineo intorno ad un asse sud-ovest con un dislivello complessivo di circa 2,80 m posizionati sotto l’area del palazzo.
Ancora Il sistema idraulico identificato nell’area del palazzo fino a oggi indagata subì varie trasformazioni durante le differenti fasi di vita della villa. Una prima fase è costituita da un sistema separato di cisterne cunicolari su vari livelli, relative all’edificio tardo repubblicano; in un secondo momento, a seguito dell’intervento di monumentalizzazione della villa più antica da parte di Erode attico nel II secolo d.C., venne creato un unico sistema a più livelli per lo smaltimento delle acque reflue, rimasto in uso nella fase di età massenziana
Il progetto di studio per le strutture idrauliche: prossime fasi
L’attività di studio del sistema idraulico nell’ area del palazzo continuerà in una prossima fase con la prospezione fisica e strumentale, ove possibile, dei cunicoli non ancora raggiungibili (A ed I), a causa degli interri presenti e l’identificazione dell’ipotizzata connessione del sistema di deflusso proveniente dalla villa ed in particolare, dagli ambienti termali adiacenti al quadriportico, con quello del Mausoleo.
In parallelo prosegue lo studio del sistema idraulico nelle altre aree della Villa di Massenzio.
Nell’area del mausoleo di Romolo è in atto un’indagine dei condotti per lo smaltimento delle acque meteoriche, i quali si configurano principalmente come due anelli concentrici di cappuccine con un unico condotto di scarico verso l’Appia Antica. Lo svuotamento dei condotti idraulici del mausoleo permetterà inoltre il deflusso delle acque piovane riducendo il rischio di allagamento delle strutture del mausoleo.
L’obiettivo dell’indagine è l’individuazione della direzione di deflusso delle acque dell’intero sistema idraulico del mausoleo dando anche indicazione del loro rapporto con il sistema di smaltimento del quadriportico e l’impianto termale della villa.
Nell’area del circo invece l‘attività di studio si concentrerà sull’individuazione, rilievo e documentazione delle due conserve di acqua avvistate negli anni ’60, il loro rapporto con i condotti di smaltimento delle acque adiacenti alla meta II e l’ispezione di un pozzo moderno in prossimità del pulvinare. Obiettivo è il comprendere il ruolo delle cisterne per il sistema del circo e come esso si rapportasse con il sistema del quadriportico.